E non per colpa delle istituzioni europee (guai a confondere le istituzioni con chi decide, cioè i capi dei Governo); non perché la dichiarazione della Presidente della Commissione Van der Layen sia stata inopportuna e inutile, priva di intelligenza politica. Quanto perché alcuni governi (attenzione, non gli abitanti di quei Paesi!) non hanno capito cosa ci aspetta, cosa le nostre economie – in Italia, in Francia, in Spagna… – dovranno affrontare quando la fase di emergenza finirà. Mario Draghi ha realisticamente parlato di conseguenze paragonabili a quelle di una guerra; l’ex Presidente Jacques Delors, a oltre 90 anni, ha parlato di assenza di solidarietà come di un “pericolo mortale per l’Europa”; parole che fanno la eco a quelle dell’ex ministro degli esteri tedesco Joshka Fischer, che già 5 anni fa, in un bellissimo libro, accusava Angela Markel di nemesi storica.
Il Professore Fabbrini conclude dicendo che “Si è inaugurata davvero la Confernza sul futuro dell’Europa”: concordo. E spero che ancora una volta prevalga la massima di Jean Monet: “l’Europa si fa con le crisi”.